domenica 4 luglio 2010

vorrei...

vorrei telefonarti
lo so c'è la finale...
figuriamoci se rispondi
ma io vorrei telefonarti lo stesso
anzi oggi vorrei esser li
sul divano a contare i morti
nel libro
ad assaporare la stessa tensione
sul campo
sulla pallina
da tennis
siamo al secondo set
game o come cavolo si chiama.

vedere le cose in inglese
le priva di spontaneità
ma le adorna di concretezza.

anche nei film
le battute sono
succinte,
forti e dirette
allo stesso tempo.

essenziali

in c'era una volta
in america... lei dice
in quattro battute un concetto
che potrebbe essere
discusso in una tesi
di dottorato,
sui metodi comportamentali umani!

psicologia
psicoterapia
forse ho sbagliato tutto.
dovevo continuare ad investigare nella
mente...

sai volevo fare l'attore!
l'attore di teatro.
le poesie alla fine,
come le parole
escono...
non riesco a fermarle,
e raccontano.

a volte ti fanno vivere in modo diverso.
e l'attesa,
la tensione che le parole
possono suscitare
da un palcoscenico...
sono un potere
che ognuno dovrebbe
poter provare nella vita.

ho recitato con due compagnie.
a palmanova abbiamo inscenato
il retroscena.
ho anche la cassetta VHS
dell'intero spettacolo!
invece delle letture poetiche ho solo un video.
perchè il primo anno la camera che mi ha ripreso
si è rotta,
e il video è andato perduto.

peccato avevo interpretato
il disastro del vajont
con le note di faber in sottofondo...

ero contenta.
perchè
a piedi nudi, scalzi,
davanti ai laghetti di romans
mi sentivo a casa.

che dire,
vorrei fare questo nella vita.
interpretare
i miei personaggi
nel mio palcoscenico.

vorrei scrivere testi
teatrali... vorrei...
ma lo faccio già alla fine..
lo faccio...
forse non sono abbastanza
incisiva...
da far ruotare tutto
attorno a questo...
forse non ho ancora deciso...
di far ruotare tutto
attorno a questo...





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