giovedì 28 maggio 2020

ll mare

e la sua maestosità impaurita,

incantata a volte

dalle storie di un tempo,

i casoni con la loro effimeratezza,

pennellata di acquerelli torbida,

come la natura intorno,

sempre in movimento,

segnata da ritmi

e dai colori,

bianchi e neri,

cavalli e cigni riflessi,

davanti all'approdo,

abusivo un tempo,

testimonianza di passati mestieri,

ora abbandonato a se stesso,

in mezzo a boe galleggianti,

derive di mondi,

rapite da raffiche sottili,

guizzi naturali di lagune melmose,

sprofonda abbattuto dalle maledicenze

e dalle inadeguatezze degli artificieri

del posto

e resta impresso

nella memoria

un immagine,

un sapore,

un gusto di salsedine.