mercoledì 15 giugno 2011

essere umano

il gatto non vedeva,

fisso nel vuoto

le trasparenze dell'anima,

solo sentiva

quegli aromi

di fiori fruttati...


si appropinquava

lento ed inesorabile

sotto le mani,

chiedeva attenzioni.


il rosso riempiva

il bicchiere scoperto

ventre di donna indifeso

riempiva, lambiva

profumava, accarezzava

l'aree di

esplosioni tanniche.


il bianco, i colori

le ore tarde

ricordavano feste di amici

atmosfere vissute, intense.

un tocco diverso sul fianco

nascosto

sotto coltri di

polveri e macerie

riesumava un fatto

dimenticato

sepolto

riaffiorato improvvisamente,

distorto.


un sogno disilluso

e poi torrenti in piena

locomotive lanciate sui binari

scontri frontali

di frivolezze

di leggerezze

e di paure inconsce

fantastico essere umano

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