giovedì 10 dicembre 2009

sguardo profondo e dolce colorato d'arancione

te ne sei andata. di nuovo senza dire nulla. una settimana prima. non so cosa farò adesso. la malinconia mi assale alle ore più strane della notte. non è la solitudine che mi stravolge.mi manca il calore della voce..e quello sguardo profondo e dolce colorato d'arancione. dicono che non bisogna pensare. che le azioni servono più delle parole. che in questi casi incelofanare il cervello è d'obbligo. spedirlo nel più lontano deserto e sotterrarlo. insomma vivere si solo impulso. circondarsi di gente. di sorrisi..e sentire..vibrare in ogni foglia argentata.

1 commento:

  1. beh ma adesso natale sembrerà finalmente natale. sarà un po' come rinascere. nessuna scusa. nessun sotterfugio. nessuna fuga sulla spiaggia di grado. tutto sembrerà normale. tutto a regola d'arte. perchè così la società impone. o perchè così la paura ha dettato.
    tradito e sbeffeggiato dalla paura. un uomo solo. anche in mezzo a mille uomini. un uomo solo. da solo.
    anche seduto a tavola con tutta la famiglia riunita. un uomo solo.
    forse la vita potrebbe riservare altre sorprese a chi si lascia trasportare o forse è giusto decidere. orientare. guidare. frenare. svoltare. e poi ripartire. alla fine è una provinciale, la vita. costeggia i viottoli dei campi e si riflette sui canali di scolo. cosa ci si può aspettare se non l'arrivo in laguna. cosa ci si può immaginare. se non un canneto, qualche barca e la desolazione completa dei mesi invernali. che poesia però. che tragedia. vissuta nelle strida di gabbiani ondeggianti sul mare.
    dio quanto mi manca il mare. quanto mi manca il rumore delle onde sulla pelle. il rumore dei sassi che rotolano rotolano e ancora rotolano in sensi opposti. l'odore. se chiudo gli occhi un attimo lo risento. l'odore lieve, salmastro trascinato dal vento. e in lontananza quelle figure che camminano sugli scogli. un mese ed è tutto ormai nell'album dei ricordi. un mese. una vita.

    RispondiElimina