il gatto non vedeva,
fisso nel vuoto
le trasparenze dell'anima,
solo sentiva
quegli aromi
di fiori fruttati...
si appropinquava
lento ed inesorabile
sotto le mani,
chiedeva attenzioni.
il rosso riempiva
il bicchiere scoperto
ventre di donna indifeso
riempiva, lambiva
profumava, accarezzava
l'aree di
esplosioni tanniche.
il bianco, i colori
le ore tarde
ricordavano feste di amici
atmosfere vissute, intense.
un tocco diverso sul fianco
nascosto
sotto coltri di
polveri e macerie
riesumava un fatto
dimenticato
sepolto
riaffiorato improvvisamente,
distorto.
un sogno disilluso
e poi torrenti in piena
locomotive lanciate sui binari
scontri frontali
di frivolezze
di leggerezze
e di paure inconsce
fantastico essere umano
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