quasi un anno,
è il tuo compleanno...
la corda tagliata
è ancora appesa
a quel tubo spoglio,
impalcatura illesa,
innocente.
un po' di ghiaccio
ricopre la superficie
del lago...
e le zolle riverse
continuano a fermare,
a strozzare
i copertoni...
s'avanza a singhiozzo
s'avanza a sussulti.
alcune paperette
giocano e scivolano
sulla brina,
si bagnano
si spiumano
e una poiana
accompagna,
nel passaggio
tra mondi.
eros e tanatos
l'amore triste non parla,
non confida le sue paure
e la morte
a fianco si mostra,
con la faccia
d'amico.
fermo sotto un pino
guardo la valle e i promontori,
penso a passaggi
futuri di velocità.
a volte vorrei
che un alieno mi rapisse.
a volte vorrei
che il tempo si fermasse.
riprendo a pedalare
senza mani,
chiudo gli occhi
e per un attimo
mi sembra di volare.
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