Che silenzio assordante
Dopo il tunnel niente
Non vedo la luce
Sento solo freddo
Non vedo mondi immaginifici
Sono grigiore
Come dentro una nube
Dove piove fitto fitto
Fini fini
Pezzi di ghiaccio
Spilli acuminati
Che si infilano
Nei posti più impensati
Sotto le unghie
Dei piedi
Ed il dolore
I brividi del pensiero
Del solo ipotetico
Dolore ti tramortiscono
La mente
Fino a spegnerla
Quasi del tutto
E quindi alla fine
Solo silenzio
E tu non ammetti che te ne stai andando
Parli normalmente del più del meno
Non cerchi neanche una scusa apparente
Di un male ingombrante
Esploso senza lasciare spazio
Aggravato da un infezione
Una situazione di blocco
Un peggioramento
Un tracollo
Una fine ingiusta
Giovane troppo giovane
Questa vita strappata
Da lì parte il ricordo
Del luogo di incontro
Del gioco notturno
Di luci fluo
Del compleanno
Fatto di vassoi
E del fumo
Che inebriava
Ogni sorriso
Quella spensieratezza che
Semplicemente
C’era e sarà
Quella normalità
Disincantata
Scazzata
Normale
Ciao Renzo
Insegna mi a volare