domenica 26 gennaio 2014
Tutti fuori
L'Appennino e la nebbia avvolge il viaggio di ritorno, il sole sta
calando sulle perplessità raccolte ed al casello passa l'ascolto e
l'esigenza di libertà ... Tutti fuori... per le strade a cercare di
costruire il consenso dal basso, a tutelare il lavoro e i diritti,
depauperati dalla tecnocrazia oligarchica...
venerdì 24 gennaio 2014
corde
Si suona
ancora
nelle balere
della città.
Le corde
del contrabasso
sudano,
sulle note
del sax
che stridono
contro le pareti
madide,
intrise
di voglie tenui.
Oltre i vetri
si vedono
i musicanti,
come ombre
passanti
sulla strada,
chiacchiericci ritmati
di sottofondo
e improvvisazioni
rilanciate
contro,
il tastierista
scontento,
che non c'era.
A volte
le percussioni
battono
il tempo
del non ritorno.
ancora
nelle balere
della città.
Le corde
del contrabasso
sudano,
sulle note
del sax
che stridono
contro le pareti
madide,
intrise
di voglie tenui.
Oltre i vetri
si vedono
i musicanti,
come ombre
passanti
sulla strada,
chiacchiericci ritmati
di sottofondo
e improvvisazioni
rilanciate
contro,
il tastierista
scontento,
che non c'era.
A volte
le percussioni
battono
il tempo
del non ritorno.
martedì 7 gennaio 2014
ho perso l'identità
ho perso l'identità,
l'ho abbandonata
senza remore
in una valle aperta
circodata dai laghi
delle nevi
non più ghiacciati
o santi
che al risveglio
emanano rumori
di spade laser
fosforescenti.
l'ho abbandonata
senza remore
in una valle aperta
circodata dai laghi
delle nevi
non più ghiacciati
o santi
che al risveglio
emanano rumori
di spade laser
fosforescenti.
ho perso l'identità,
non c'è da stupirsi
davanti ai fuochi propizi
e scintille libere
circondati da bimbi allegri
che corrono
sopra pozze torbide
di mondi capovolti.
ho perso l'identità
antilunare
di ululati acuti
in notti limpide
di politiche immobili
in processioni
crisantemiche...
per oscillare
come in un corpo
ignaro e unico
solo e catodico
al di là
dello schermo
mare,
luminoso.
non c'è da stupirsi
davanti ai fuochi propizi
e scintille libere
circondati da bimbi allegri
che corrono
sopra pozze torbide
di mondi capovolti.
ho perso l'identità
antilunare
di ululati acuti
in notti limpide
di politiche immobili
in processioni
crisantemiche...
per oscillare
come in un corpo
ignaro e unico
solo e catodico
al di là
dello schermo
mare,
luminoso.
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