Fessure mosse
dal vento
mulinelli di fogliame
contro gli scuri...
spingono solo
ciarpame!
Dalla
porta spalancata
entra violentemente
l'uomo,
divide tutto,
decide e
finisce il senso
del vivere.
Sul muro
colori diversi,
locandine e
manifesti di
spettacoli passati.
Profumo di pelli
orientali e
monili.
La sete di sudore
parte a rallentatore,
il brivido sale
lungo la colonna,
sonora vertebrale
del film.
Muto l'urlo
strappato,
la lama che sfiora
la giugolare.
S'inceppa.
Si bloccano
le luci
i colori
il logorio mentale.
Asse portante
del corpo
Inquietudini notturne
rami d'ulivo
e di giunco
non si spezzano,
e seguono il corso.
Non si può esser completi
disperdendo se stessi...
rincorrendo immagini
riflesse in titoli
di coda.
Nessuno vuol esser
un angelo,
nemmeno in questa
vita.